Con il termine LARP, acronimo di Live Action Role Playing, si intendono i giochi di ruolo dal vivo, ovvero giochi in cui i partecipanti interpretano i personaggi in prima persona, rappresentando così fisicamente le azioni e l’evolversi della storia all’interno di un’ambientazione immaginaria. Questo attraverso l’uso di costumi per così dire di scena, a volte di scenografie o di equipaggiamenti specifici. Anche quando il gioco non prevede un pubblico – ovvero quasi sempre.
Come funzionano i giochi di ruolo dal vivo?
Chi ha un po’ di esperienza con i giochi di ruolo, sa bene che il funzionamento è molto particolare: ogni partecipante sceglie di interpretare un personaggio (o più di uno, ma è raro), e tutti i partecipanti costruiscono con l’aiuto del Master un’ambientazione immaginaria, fedele alla realtà o più spesso fantastica. Esiste anche una trama principale che fa da collante a tutto il gioco, e varie sotto trame che il più delle volte diventano missioni da completare per i giocatori.
Ogni azione, una reazione
Come nella vita reale, a ogni azione corrisponde una reazione: nei giochi di ruolo dal vivo possono entrambe essere rappresentate fisicamente o soltanto raccontate. Questo vale per tutte le azioni, dall’esplorazione di scenari inventati a battaglie e scontri – seguendo le regole di sicurezza date dal gruppo, mi raccomando! Sono proprio le azioni in battaglia, forse, i momenti più emozionanti del gioco, perché scatenano la fantasia dei partecipanti e fanno evolvere la narrazione.
Il ruolo del Master
Abbiamo nominato poco fa un figura molto importante nei giochi di ruolo dal vivo, ovvero il Master. Con una metafora, potremmo dire che questo ruolo rispecchia un po’ quello del regista teatrale o cinematografico: esso è il narratore, colui che dall’alto, come un arbitro, dirige il gioco e controlla che tutto si svolga correttamente, rispondendo ai dubbi e alle domande, dirimendo le questioni, ma interferendo il meno possibile con le interazioni dei e tra i giocatori. Per questo il Master, quando è presente come personaggio, occupa spesso un ruolo marginale all’interno della storia.
Le regole nei giochi di ruolo dal vivo
Partiamo dal fatto che, pur avendo tantissimi elementi in comune, talvolta spiccicati, ogni gioco ha le proprie regole, decise democraticamente dai partecipanti. Non esistono regole calate dall’alto, perché ogni gioco è diverso, così come ogni ambientazione. Allora sono di volta in volta i giocatori, insieme al Master, a decidere come organizzare il gioco, cosa si può fare e cosa no, arrivando così, dopo tanta esperienza e dopo un tempo di gioco prolungato – come nel nostro caso – a condividere un vero e proprio codice di regole e di segnali: se ad esempio un vampiro incrocia le braccia, tutti noi sappiamo che è diventato invisibile, quindi dovremo comportarci come se non lo vedessimo.
Esistono tantissime tipologie di giochi di ruolo dal vivo, più o meno formalizzate. Così tante che potremmo passare la giornata a parlarne, ma per il momento ci fermiamo qui e rimandiamo l’argomento a un altro articolo. Abbiamo messo già abbastanza carne al fuoco.
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